Successione Internazionale ed eredi legittimi in Europa

Successione internazionale ed eredi legittimi in Europa

È ormai risaputo che i cittadini stranieri trainano il mercato italiano del Real estate. Questi, infatti, movimentano il 60-70% annuo del mercato immobiliare italiano costantemente negli ultimi anni.

Se molti di questi immobili sono investimenti commerciali, molti altri sono rappresentati da abitazioni di privati cittadini stranieri che amano l’Italia tanto da volerla rendere la loro secondo patria.

Ma cosa succede a questi beni quando il legittimo proprietario viene a mancare?

Ad esempio, se un cittadino francese abita in Sardegna quale legge nazionale disciplina la sua successione, l’italiana o la francese?

1. Gestione di una successione transfrontaliera.

Se, per tornare all’esempio precedente, sei francese e un tuo zio muore in Italia, dove viveva da anni, in linea di massima puoi affidare la successione a:

  • un tribunale dell’ultimo paese dell’UE in cui il defunto ha vissuto
  • un notaio di qualsiasi paese dell’UE

L’autorità che si occupa della successione applica in genere il diritto nazionale dell’ultimo paese dell’UE in cui il defunto ha vissuto, in questo caso dell’Italia, a meno che il defunto non abbia effettuato una scelta della legge applicabile per far sì che alla successione si applichi la legislazione del paese di cui ha la cittadinanza.

Se una successione deve essere risolta da un Giudice, perché magari contrastata dagli eredi, questi sono generalmente tenuti a rivolgersi a un tribunale del paese dell’UE in cui il defunto ha vissuto prima di morire.

Tuttavia, se il defunto ha scelto che alla successione si applichi la legislazione del paese di cui ha la cittadinanza, e si tratta di un paese dell’UE, gli eredi e le altre parti interessate possono convenire di rivolgersi ad un tribunale di tale paese dell’UE, ma tutti gli interessati devono convenire sulla scelta del tribunale.

2. Gestione della successione transfrontaliera di un immobile.

L’adozione, nel 2012, di un Regolamento Europeo che disciplini la legge successoria competente per tutte le successioni decorrenti dalla data del 17 agosto 2015, ha notevolmente semplificato la definizione della sorte anche dei numerosi beni immobili appartenenti a stranieri.

Infatti, stabilendo per tutti gli Stati Europei i criteri di individuazione dello stato competente per la successione (attenzione, questo regolamento non si applica per il Regno Unito, la Danimarca e l’Irlanda) stabilisce anche secondo quale ordinamento si debba considerare il passaggio dei beni immobili a causa di morte.

Tornado al nostro esempio, il nipote dello zio francese proprietario della casa in Sardegna (o genericamente in Italia), potrebbe quindi divenire erede di questo bene secondo la legge italiana se lo zio non avesse scelto un’altra legge applicabile e fosse morto da residente in Sardegna, mentre, potrebbe ereditare la casa in Italia secondo la legge francese se lo zio si fosse premurato di scegliere questa specifica legislazione. In ogni caso, in base al Regolamento Europeo 650 del 2012:

– la legge successoria, italiana o francese, regola il trasferimento dei beni agli eredi;

– la cosiddetta lex rei sitae (legge del luogo in cui si trova il bene – in questo caso, la legge italiana) disciplina invece, IN TUTTI I CASI, gli aspetti relativi alle formalità pubblicitarie.

3. La tutela dei legittimari in Italia e in alcuni stati europei

Con il termine legittimari si indicano, secondo il codice civile italiano: le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione. Questi sono: il coniuge, i figli e gli ascendenti.

Quindi, per l’ordinamento italiano, queste persone hanno diritto ad una quota ben definita dei beni del dante causa. Tutte le volte che la legge italiana disciplina l’eredità di uno straniero, applicherà le sue norme e quindi anche la tutela dei legittimari.

Ma, se la successione si apre in altri Paesi, non è detto che avremo lo stesso tipo di tutela. Analizziamo cosa prevedono le norme di alcuni paesi europei.

In Belgio esiste, come in Italia, il concetto di eredi legittimari. Questi sono il coniuge, i figli e i genitori del defunto. Questo Paese, tra l’altro, privilegia nettamente la figura del coniuge del defunto che, ad esempio, in assenza di discendenti e tramite donazione del defunto, potrebbe ricevere tutto il patrimonio, escludendo così gli ascendenti anche se legittimari. Inoltre, il congiunto riceve per legge l’usufrutto della metà dei beni componenti il patrimonio ereditario, oltre all’usufrutto dell’abitazione principale ecc.

In Lussemburgo, gli eredi legittimari sono solo i discendenti del defunto, figli o i nipoti. Vediamo quindi che, contrariamente a quanto previsto in Italia e Belgio, la legge successoria lussemburghese non tutala come legittimario il coniuge.

In Francia, sono eredi legittimari e, quindi, titolari di una quota di eredità riservata per legge, solo i figli e il coniuge. Niente è riservato agli ascendenti o ai parenti collaterali.

In Svizzera, dove non si applica il Regolamento 650 del 2012, abbiamo comunque la previsione legislativa della réserve héréditaire, che garantisce una quota legale dell’eredità ai discendenti, genitori, coniuge e partners registrato.

Come sopra esposto, la successione transfrontaliera è una materia disciplinata dall’Unione Europea ma, ciononostante, complicata.

Infatti, nei casi in cui si disponga di proprietà all’estero, è bene tenere conto della legge successoria applicabile e disporre di queste proprietà in tempo e, a tal fine, il ricorso a un avvocato esperto in diritto internazionale è sempre consigliato. Stesso discorso vale quando si eredita qualche bene all’estero, spesso si rischia di incorrere in brutte sorprese che solo un professionista esperto potrà aiutarvi a gestire.